ricorso in cassazione - Una visión general



con il generico rinvio ad atti del giudizio di appello, senza la esplicazione del loro contenuto, essendovi il preciso onere di indicare, in modo puntuale, gli atti processuali ed i documenti sui quali il ricorso si fonda, nonché le circostanze di fatto che potevano condurre, se adeguatamente considerate, ad una diversa decisione e dovendo il ricorso medesimo contenere, in sé, tutti gli elementi che diano al giudice di legittimità la possibilità di provvedere al diretto controllo della decisività dei punti controversi e della correttezza e sufficienza della motivazione della decisione impugnata impugnata[2].

All’indomani della pubblicazione della sentenza di secondo jerarquía, la parte che è risultata soccombente ha due strade davanti a sé: accettare la pronuncia del giudice e dare esecuzione alla sentenza, oppure impugnare la sentenza dinanzi alla Corte di Cassazione, per il terzo graduación di giudizio.

I termini previsti per la proposizione dell’impugnazione variano a seconda se l’oggetto sia una sentenza civile o penale. Rivolgersi alla Cassazione rappresenta l’ultima possibilità di opposizione ad una sentenza già confermata in secondo grado, prima che diventi definitiva.

L’ultimo graduación di giudizio si svolge dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione. Il ricorso va proposto nei termini prescritti dalla legge, pena la definitività della sentenza.

Quindi l’esposizione dei fatti è strettamente interdipendente con la comprensione dei motivi da parte della Cassazione. Ecco allora che, in questa prospettiva:

Il termine breve per il ricorso per Cassazione inizia a decorrere dalla data di notifica della sentenza [4]. Ai fini della verifica della tempestività della notifica dell’impugnazione è sufficiente che, entro il predetto termine, l’atto venga consegnato agli ufficiali giudiziari e che la richiesta provenga dal procuratore della parte costituita nel giudizio conclusosi con la sentenza impugnata.

Memoria: Percezione della popolazione sul ricorso in cassazione nel diritto congolese: caso della città di Bunia

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l’oggetto del giudizio, in un massimo di dieci parole chiave, le stesse da riportare nella nota con la quale si iscrive a ruolo il ricorso;

Il riferimento va all'articolo 360 repetición c.p.c., secondo il quale il ricorso per Cassazione può essere dichiarato inammissibile: "quando il provvedimento impugnato ha deciso le questioni di diritto in modo conforme alla giurisprudenza della Corte e l'esame dei motivi non offre elementi per confermare o mutare l'orientamento della stessa" oppure "quando è manifestamente infondata la censura relativa alla violazione dei princìpi regolatori del giusto processo". 

Il primo è che l’ammissibilità di un tale intervento del giudice amministrativo violerebbe il principio del giudice naturale precostituito per legge, con un’inammissibile doppia trasgressione dell’ordo processus: da un lato, quello che vuole impugnabile soltanto davanti al Consiglio Nazionale forense unicamente il provvedimento definitivo emesso dal Consiglio dell’Ordine locale, dall’altro, quello per cui le decisioni del Consiglio nazionale forense possono essere impugnate soltanto davanti alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, ai sensi dell’art. 56 r.g.l. 27.11.1933 n. 1578.

Il ricorso per Cassazione è un mezzo di impugnazione a critica vincolata, nel senso che la tipologia di censure che con esso possono essere fatte valere è prevista dalla legge, e deve essere proposto nel termine di sei navigate to this website mesi dal deposito della sentenza di secondo categoría.

L’avv. R. ha proposto appello al Consiglio di Stato, e quest’ultimo ha rigettato osservando che il mutamento di indirizzo espresso dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione con la sentenza richiamata dall’appellante – per il quale è stato ritenuto impar Get More Info impugnabile autonomamente davanti al Consiglio nazionale forense l’atto di apertura del procedimento disciplinare – non rende, per ciò solo, impugnabile quell’atto davanti al giudice amministrativo, posto che, per legge, la giurisdizione sulle decisioni disciplinari del Consiglio nazionale forense spetta alle Sezioni Unite della Corte di cassazione.

Il giudice nomina un consulente ricorso per cassazione tecnico che fornisce la sua valutazione. Il magistrato, però, applica erroneamente i consigli dell’esperto e penalizza eccessivamente la posizione di Sara.

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